Quella dei cinesi era solo una speranza, ma ben presto svanita. La Via della Seta avrebbe dovuto coinvolgere anche l’interporto di Mortara, ma dopo la prima partenza carica di aspettative nel novembre 2017 di un treno merci diretto a Chengdu, le prospettive sono bruscamente cambiate. Ma il Polo logistico di Mortara ha continuato a consolidare la sua vocazione di interporto di riferimento con il nord Europa, e ora questa prospettiva si rafforza. Ai primi di settembre 2021, Kombiverkehr, l’operatore di trasporti intermodali tedesco con sede a Francoforte e attivo in una trentina di Paesi, estenderà le sue relazioni su Mortara.
L’accordo di collaborazione tra i tedeschi e la società Timo (Terminal Intermodale Mortara) era stato sottoscritto alla fine di febbraio 2021. E ora si vedono già ulteriori sviluppi assecondando le relazioni ferroviarie fin qui servite, quelle dirette a Krefeld, nel nord della Germania a sud di Duisburg, a Gent, importante nodo ferroviario del Belgio con annesso porto fluviale e a Rotterdam, la città portuale olandese. Da settembre 2021 i treni tra Mortara e Krefeld e Rotterdam effettueranno cinque viaggi di andata e ritorno la settimana. L’offerta sul collegamento tra Mortara e Gent passerà da cinque a sei partenze settimanali in entrambe le direzioni. Ma da gennaio 2022 le relazioni con il Belgio dovrebbero salire a otto settimanali. La trazione dei treni dal Polo di Mortara vede la presenza delle imprese Bls Cargo, Sbb Cargo e Captrain Italia.
Ma la collaborazione con Kombiverkehr potrebbe non fermarsi al rafforzamento dei servizi e delle relazioni servite. Il presidente della società Timo, Carlo Alberto Belloni, in una dichiarazione ha confidato come il partner tedesco potrebbe anche consolidare la fiducia in Mortara acquisendo alcune quote societarie. Il Polo logistico di Mortara e il relativo interporto sono saldamente nelle mani della Fondazione Banca del Monte di Lombardia (99,9% delle quote azionarie) che sotto la guida di Aldo Poli, il vero sponsor della realtà intermodale lomellina, ha finanziato tutta la struttura.
Il terminal si trova in una fase cruciale, presenta punti di forza ma anche di debolezza. Nonostante l’area logistica sia in continua crescita, il polo intermodale ha sempre scontato una forte carenza dal punto di vista dei collegamenti stradali non potendo contare su un accesso alla rete autostradale: i caselli più vicini della A7, A26 e A4 si trovano tutti a una trentina di chilometri. E il progetto di una nuova autostrada regionale Broni-Mortara-Vercelli appare sempre più destinato a rimanere sulla carta. Resta come punto di forza il raccordo diretto con la linea ferroviaria Alessandria-Novara e quindi lungo il corridoio europeo “dei due mari” Genova-Rotterdam.
Piermario Curti Sacchi