Le sanzioni per l’uso irregolare della carta tachigrafica su un veicolo industriale hanno raggiunto quello che probabilmente possiamo indicare come un record storico: 18mila euro di multa e il taglio di duecento punti sulla patente (che ovviamente è teorico, ma che comunque lascia a piedi l’autista). Hanno staccato questo verbale gli agenti dell’Ufficio Strumentazioni Tecniche e Controllo Trasporto Pesante della Polizia Locale di Ravenna a un camionista che all’inizio di settembre 2021 è stato fermato per un controllo sulla Statale 16, all’altezza di Fosso Ghiaia. Dopo avere analizzato i dati del cronotachigrafo col Police Controller, gli agenti hanno rilevato numerose irregolarità sull’uso della carta tachigrafica.
Una delle prime irregolarità scoperte è che in una giornata l’autista ha svolto una guida di circa un’ora e un quarto, percorrendo 80 chilometri, senza avere inserito la carta nel cronotachigrafo. Sovrapponendo i dati giornalieri del cronotachigrafo, gli agenti hanno rilevato uno schema per superare le ore di guida: l’autista inseriva la carta non all’inizio della guida, ma quando arrivava al primo luogo di carico, come il porto di Ravenna.
Così, gli agenti hanno accertato e contestato venti infrazioni, per un importo totale di 18mila euro più il ritiro immediato della patente, da cui sono stati decurtati duecento punti, ossia dieci punti per ciascuna infrazione. Il veicolo industriale è intestato a un’impresa di autotrasporto con sede a San Marino ed era condotto da un cittadino italiano che risiede a San Marino.