La Procura di Forlì ha individuato gli esecutori di una serie di furti a veicoli industriali avvenuti tra l'estate del 2019 e i primi mesi del 2020 in alcune aree di servizio autostradali di Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Marche. I colpi avvenivano al nord, ma la banda era formata da residenti nella provincia di Bari che si spostavano fuori sede per derubare i camion, equipaggiati con taglierini e arnesi di scasso. Nella notte ispezionavano i camion fermi nelle stazioni di servizio (soprattutto la Bevano e la Sillaro sull’A14 e la San Martino sull’A1), tagliando i teloni o forzando i portelloni per vedere che merce trasportavano. Se di valore (come abbigliamento, elettronica di consumo, calzature o farmaci) iniziava il “lavoro”.
Al veicolo obiettivo si affiancava un altro camion su cui una decina di persone trasferiva velocemente la merce. Poi i loro automezzo partiva verso Bari, dove una parte della refurtiva era venduta a ricettatori campani, mentre un’altra parte era venduta direttamente tramite negozianti complici o canali di vendita online. I primi arresti sono stati effettuati dalla Polstrada a gennaio del 2020 proprio durante il trasferimento a Napoli di una carico di duemila capi d'abbigliamento rubati qualche giorno prima sull’A1, all’altezza di Parma. Nei mesi successivi gli inquirenti hanno scoperto 25mila paia di scarpe in una cava dismessa ad Altamura (Bari) e in quel caso sono stati attuati altre tre arresti. Il 10 settembre sono avvenuti altri tre arresti.