Mano a mano che crescono i problemi di approvvigionamento in Gran Bretagna a causa della carenza di autisti aumenta la tensione tra i rappresentanti dell’autotrasporto e il Governo. Quest’ultimo ha accusato l’associazione degli autotrasportatori Rha di avere alimentato il panico degli automobilisti creando allarme sulla mancanza di carburante nelle stazioni di servizio (situazione che effettivamente è sorta in numerosi casi, con serbatoio vuoti e lunghe code di autoveicoli). Lo avrebbe fatto rivelando i contenuti di una riunione in cui si è parlato dei problemi della BP.
L’associazione ha replicato che nessun suo rappresentante era presente alla riunione e quindi la Rha non è la fonte della fuga della notizia delle difficoltà dell’industria petrolifera a rifornire i distributori. L’associazione aggiunge che viceversa ha ripetutamente affermato che le scorte di carburante erano sufficienti, invitando gli automobilisti a non farsi prendere dal panico. La nota termina dichiarando che “la Rha ritiene che questo vergognoso attacco a un membro del suo staff sia un tentativo di distogliere l'attenzione dalla loro (del Governo, ndr) recente gestione della crisi della carenza di autisti”.
La crisi dei distributori ha spinto il Governo ad annunciare alcune misure che dovrebbero affrontare l’emergenza, alcune delle quali sono state annunciate nei giorni scorsi. Quella che sta facendo più scalpore è la concessione di un visto temporaneo, fino al 24 dicembre 2021, per circa cinquemila autisti stranieri. Il Governo ha precisato che questo reclutamento inizierà a ottobre.
Ma il Governo continua a puntare sulle risorse locali e ha investito dieci milioni di sterline per la formazione di tremila autisti di veicoli industriali tramite corsi gratuiti, brevi e intensivi che forniranno patenti C e CE. Altre mille persone dovrebbero essere formate da corsi organizzati a livello locale e finanziati con fondi per la formazione di adulti. Inoltre, la Driver and Vehicles Standards Agency accelererà gli esami per conseguire patenti, usando anche esaminatori militari.
Sui visti temporanei per autisti stranieri sorgono però molti dubbi, sia in Gran Bretagna - sulla loro efficacia - sia nel resto dell’Europa, sulla possibilità che camionisti comunitari aderiscano alla richiesta. La risposta più colorita è giunta dal sindacato dei trasporti olandese Fnv, il cui responsabile della ricerca Edwin Atema ha dichiarato al programma radiofonico Today della Bbc Radio 4 che “i lavoratori dell'UE con cui parliamo non andranno nel Regno Unito con un visto a breve termine per aiutare il Regno Unito a uscire dalla merda che loro stessi hanno creato". Secondo Atema il vincolo temporale e la necessità di pagarsi un alloggio sono due ostacoli che scoraggeranno gli autisti comunitari ad aderire a questa offerta.
Intanto l’emergenza carburanti sembra proseguire in Gran Bretagna. L’associazione dei distributori Petrol Retailers Association ha dichiarato il 27 settembre che due terzi dei suoi associati che gestiscono distributori indipendenti, che sono 5500, sono rimasti senza carburante e che gli altri hanno poche scorte.