Mentre la Gran Bretagna deve affrontare le gravi conseguenze della carenza di autisti causate dalla pandemia di Covid-19 e dalla uscita dall’Unione Europea, nuove formalità entreranno in vigore il primo ottobre 2021 per le persone e le merci dirette verso l’isola. Formalità che probabilmente aggraveranno il rifornimento dei negozi e dei supermercati, alla vigilia delle feste natalizie perché interessano direttamente l’autotrasporto delle merci.
La prima complicazione nasce dall’obbligo del passaporto per tutti i cittadini comunitari che vogliono entrare il Gran Bretagna, compresi gli autisti di veicoli industriali. Ma l’ingresso si complicherà anche per alcune categorie di merci, che saranno soggette a controlli sanitari e fitosanitari. Questi riguarderanno i prodotti di origine animale destinati al consumo umano e animale e sottoprodotti non destinati al consumo umano; i prodotti della pesca e molluschi bivalvi vivi e gli alimenti e mangimi ritenuti ad alto rischio di origine non animale. Inoltre, scadrà la deroga temporanea per pallet e imballaggi vuoti.
Il primo ottobre avrebbero dovuto entrare in vigore anche alcune pratiche doganali, che Londra ha rinviato al primo gennaio 2022. Da tale data bisognerà registrare nel sistema informatico Gvms le dichiarazioni doganali e di transito, così da ottenere il Goods Movement Reference (Gmr), ossia le referenze per il movimento delle merci. Già da ora i vettori possono registrarsi nel sistema. Inoltre, il Governo aumenterà i controlli fisici per i prodotti che richiedono certificati fito-sanitari e chiederà le dichiarazioni di sicurezza complete.