L’aumento del metano sul mercato internazionale non sta colpendo solamente gli autotrasportatori che usano veicoli industriali a gas naturale liquefatto o compresso, ma anche quelli che marciano con il diesel. Infatti, il metano serve per produrre una materia prima indispensabile per l’AdBlue, ossia l’ammoniaca. Questo additivo è necessario per far funzionare in modo corretto i motori delle ultime generazioni (dall’Euro V in su) e il primo ottobre 2021 il principale produttore, la Yara, ha introdotto un supplemento al suo prezzo, che potrebbe essere riassorbito se il costo del metano diminuirà. L’azienda precisa che tiene sotto costante controllo i prezzi delle materie prime.
Ma il prezzo non sembra essere l’unico problema, perché la scarsità di materie prime sta causando una carenza di prodotto alla pompa. In Italia, la Yara produce l'AdBlue nello stabilimento di Ferrara, per il quale ha annunciato la sospensione della produzione per quattro settimane. È un problema serio, perché lo stabilimento romagnolo produce il sessanta percento dell’AdBlue consumato in Italia. Ma il fenomeno non è solo italiano e anche altri stabilimenti europei stanno riducendo o fermando la produzione.
Il podcast K44 ha dedicato un episodio all'aumento dei prezzi e alla carenza di AdBlue dove Claudio Mascialino, amministratore delegato di Resnova spiega come viene prodotto, come si vende e perché siamo in questa situazione. Ma invita anche a a non accaparrarsi il prodotto e mette in guarda dal prodotto contraffatto. Vi riproponiamo l’episodio.
L'aumento di prezzo o addirittura la mancanza di AdBlue potrebbero favorire un fenomeno illegale che è già diffuso, ossia la manomissione dell'impianto che diffonde l'AdBlue negli scarichi dei motori diesel, per eliminare gli ossidi di azoto. Una questione affrontata dall'episodio del videocast K44 Risponde che vi riproponiamo.