L’aumento dei traffici che dall’Europa dell’est porta verso i corridoi trans-asiatici della regione caucasica ha come conseguenza quello di coinvolgere territori finora rimasti quasi al limite dello sviluppo. Significativo è il caso di una delle reti ferroviarie più arretrate d’Europa, quella della Repubblica della Moldavia. A dimostrazione di come stia cambiando lo scenario geopolitico in quest’area, cerniera tra l’Est europeo e l’Asia, ci sono i finanziamenti accordati nell’ottobre 2021 dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) alle ferrovie moldave. L’importo, all’apparenza modesto di 23,5 milioni di euro, avrà comunque ricadute positive su una linea ferroviaria, per buona parte del tracciato destinata solo al traffico merci, che dal sud del Paese a Căușeni raggiunge i confini con la Romania e l’Ucraina a Giurgiulești. Questa linea conosce il più significativo volume di traffico ferroviario della Moldavia, in quanto utilizzata dai trasporti in transito verso i due Paesi confinanti.
Il prestito della Bers segue un analogo finanziamento erogato nel 2017 di 110 milioni di euro finalizzato a migliorare le infrastrutture e a rinnovare il parco delle locomotive diesel delle ferrovie moldave con unità a minore impatto ambientale. La rete ferroviaria nazionale è gestita da Calea Ferată din Moldova (CFM), azienda monopolista interamente di proprietà statale ed è una delle più arretrate nella regione, in quanto costituita unicamente da linee a semplice binario e non elettrificate. La rete moldava si estende per poco più di 1200 km, quasi tutti a scartamento largo di tipo russo da 1520 mm, mentre sono pochissimi i chilometri a scartamento standard, presenti solo nei raccordi di confine.
Spostandoci nell’Europa centrale, un passo avanti nel potenziamento delle ferrovie riguarda anche la Repubblica Ceca dove sono stati completati due progetti di elettrificazione per un totale di 38 km. Il gestore dell'infrastruttura SŽ è intervenuto sui primi 29 km da Olomouc a Uničov adottando la trazione elettrica a 3 kV in corrente continua, ma con la predisposizione per passare allo standard 25 kV. Con un parziale finanziamento comunitario sono stati rinnovati anche i binari, la linea è stata dotata di segnalamento europeo Etcs e la velocità elevata a 160 km/h. Le ferrovie SŽ proseguono nei lavori di elettrificazioni della tratta successiva di 29 km da Uničov a Šumperk con la previsione di completare l’opera nel 2022. Il secondo intervento ha riguardato il corridoio a doppio binario di 8,5 km da Brno a Střelice, elettrificato a 25 kV. Resta da completare il raddoppio e l’elettrificazione della tratta occidentale di 10,5 km da Střelice a Zastávka, dove i lavori inizieranno nella primavera 2022.
Piermario Curti Sacchi