La Francia vuole rilanciare il trasporto ferroviario delle merci con un programma d’investimenti che ha l’obiettivo di portare la quota del treno dall’attuale nove percento al diciotto percento entro il 2030. Lo ha annunciato a ottobre 2021 il primo ministro Jean Castex, precisando che per questo programma il Governo intende stanziare 1,35 miliardi di euro, di cui un miliardo per le infrastrutture ferroviarie, 210 milioni per compensarei costi supplementari causati dai lavori e 140 milioni per potenziare le rotaie nei porti. Castex ha precisato che l’investimento avverrà in diverse direzioni. La prima riguarda la realizzazione di nuovi terminal o la ristrutturazione di quelli esistenti, con uno stanziamento di 250 milioni. Sono interessati venti terminal già in attività e ben cinquanta saranno creati, di cui quindici intermodali, ventisette secondari e otto scali merci.
160 milioni saranno investiti per modernizzare binari e impianti di smistamento, mentre altri 250 milioni saranno usati per ampliare le gallerie e per sviluppare terminal bimodali rotaia-idrovie. Il programma prevede anche lo sviluppo delle reti secondarie, con uno stanziamento di 205 milioni e il coinvolgimento delle Autorità locali e dei trasportatori. 85 milioni andranno direttamente a Sncf Réseau per migliorare la gestione del traffico, tracciare i treni e potenziare le comunicazioni con i convogli. Cinquanta milioni sono destinati alle infrastrutture per creare convogli da 850 metri, puntando sulle rotte Digione-Saint-Jean-de-Maurienne e Atlantico.