L’intervento del presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, alla sesta edizione del Forum della confederazione si è concluso illustrando cinque richieste al mondo politico e al Governo. Per quanto riguarda l’autotrasporto, Uggè chiede un piano pluriennale per il rinnovo sostenibile del parco circolante e un programma per affrontare la carenza di autisti con contributi per la formazione e la riduzione del cuneo fiscale. La prima proposta riguarda anche il trasporto marittimo, per il rinnovo delle flotte cominciando da quelle insulari e delle autostrade del mare, e la seconda anche i macchinisti delle ferrovie.
A proposito di ferrovia, Conftrasporto vuole spingere sull’intermodalità, rendendo strutturali i contributi al combinato strada-mare e strada-rotaia (e su questo punto ha ricevuto assicurazioni dalla vice-ministra Teresa Bellanova) e potenziando le infrastrutture intermodali nei porti, interporti, terminal e raccordi ferroviari privati. Per il trasporto marittimo, Conftrasporto chiede l’adeguamento del Registro Marittimo Internazionale alle indicazioni europee, estendendo i vantaggi per il lavoro marittimo alle navi che battono bandiera dei Paesi comunitari e di quelli del Sistema Economico Europeo.
Un punto riguarda le Autorità pubbliche che hanno competenza nei porti, ossia il ministero Mims (Trasporti), Art e Autorità di Sistema Portuale, per le quali bisogna chiarire le competenze. Inoltre, la confederazione vuole “condizioni più omogenee sul fronte delle concessioni”. In termini generali, Uggè chiede una revisione di alcune proposte del Fit for 55 (il pacchetto climatico della UE per contrastare il cambiamento climatico) “in funzione di previsioni più realistiche delle effettive capacità di riconversione della filiera (disponibilità di tecnologie rinnovabili e delle relative infrastrutture di rifornimento), senza penalizzare la capacità competitiva delle imprese italiane ed europee nei mercati internazionali”.