La mattina del 24 novembre 2021, Assoespressi ha annunciato la firma dell’accordo con i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per gli autisti delle imprese di autotrasporto che svolgono le consegne per conto di Amazon. Quindi, le tre sigle hanno revocato lo sciopero indetto per il 26 novembre, ossia il giorno del Black Friday. Secondo alcune indiscrezioni, l’intesa prevederebbe la riduzione di un’ora dell’orario di lavoro settimanale, che passerebbe quindi a 43 ore, mantenendo l’attuale retribuzione. I sindacati punterebbero alla riduzione di un’altra ora. Altri benefici per gli autisti sarebbero il riconoscimento dei giorni di malattia e dell'indennità di trasferta per chi opera fuori sede.
Il presidente di Assoespressi, Bernardo Cammarata, ha dichiarato che questo accordo “coniuga le esigenze aziendali di competitività e di flessibilità con quelle di lavoro e di vita dei lavoratori. In particolare viene disegnata un’organizzazione del lavoro che, pur se caratterizzata dalla flessibilità che necessariamente è connaturata alla distribuzione ultimo miglio, è volta a migliorare ulteriormente le condizioni del personale viaggiante dedicato alla consegna anche attraverso una progressiva riduzione dell’orario di lavoro stesso”.
Resta confermata la mobilitazione per il Black Friday indetta in Italia da alcuni sindacati di base, che rientra in una più ampia vertenza internazionale contro la multinazionale del commercio elettronico. La mobilitazione si chiama Make Amazon Pay e coinvolge una settantina di sindacati e associazioni, tra cui Greenpeace e Amazon Workers International. Le rivendicazioni in questo caso interessano tutti i lavoratori della filiera logistica, nei magazzini e sui veicoli.
Aggiornamento. Il segretario nazionale della Filt Cgil, Michele De Rose, spiega che oltre alla riduzione dell’orario settimanale da 44 a 42 ore settimanali, in caso di cambio di appalto o di contratto di trasporto l’intesa garantisce la continuità del lavoro per gli autisti, mantenendo le tutele e i diritti acquisiti. Ogni azienda introdurrà un premio di risultato di 1100 euro l'anno, aumenterà l’indennità di trasferta e istituirà un commissione per ridurre i risarcimenti da parte degli autisti in caso di danno ai veicoli. “Un punto molto qualificante è aver sancito il rispetto della normativa sulla privacy e una corretta gestione dei dati, facendo sì che non ci potranno essere implicazioni disciplinari per i lavoratori attraverso il ricorso agli strumenti di lavoro ed ai dati”, conclude il sindacalista.