Il 23 novembre 2021 si è svolta la quinta edizione del Convegno Doganale di Fedespedi, un evento che quest’anno era intitolato “L’attuazione del Codice Doganale dell'Unione: normativa e innovazione tecnologica al servizio del commercio internazionale”. Durante i lavori i partecipanti hanno fatto il punto sul Codice Doganale dell’Unione Europea con i rappresentanti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, una delegazione guidata dalla direttrice Laura Castellani e con esperti del settore, tra cui Enrico Perticone, presidente del Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali e il professor Fabrizio Vismara, dell’Università dell’Insubria.
L’incontro è stato l’occasione per la direttrice dell’Agenzia di annunciare una profonda revisione della piattaforma telematica Aida e per Loredana Sasso, della Direzione Dogane, di anticipare che nel 2022 l’Agenzia attuerà alcuni progetti per valorizzare la conformità degli operatori, nell’ambito dei quattro elementi che stanno alla base del Codice Doganale dell’Unione, ossia semplificazione, Dogana di prossimità, compliance e standard qualitativi, digitalizzazione. Ciò avviene in un contesto che sta cambiando rapidamente, rendendo così inadeguata l’attuale normativa.
“Sappiamo che il Codice Doganale dell’Unione sarà profondamente revisionato a soli cinque anni dalla sua emanazione”, ha precisato Sasso. “Ciò significa che non risponde già più alla realtà che dobbiamo fronteggiare ogni giorno. È il mercato che deve porre i problemi alle Autorità in un modo che corre. Gli Authorized Economic Operator hanno la responsabilità di essere agenti critici del cambiamento e l’Agenzia è sempre più in dialogo con gli operatori e ha la volontà di stringere un’alleanza con loro per compiere il cammino insieme”.
I rappresentanti dell’Agenzia hanno sottolineato di voler valorizzare la figura dell’Authorized Economic Operator. “È una qualifica impegnativa da conseguire e perciò chi la ottiene deve trarne un concreto beneficio”, hanno aggiunto. Nel 2022 sarà introdotta la figura del Client Coordinator, che all’interno dell’Ufficio doganale risponderà in maniera più veloce e puntuale ai soli soggetti Aeo. Il programma prevede anche la riduzione dei tempi delle decisioni (ossia dei termini ordinari di 120 giorni) e la verifica a monte e una sola volta dei principali requisiti richiesti per le autorizzazioni speciali.
La presidente di Fedespedi, Silvia Moretto, ha sottolinea in questo contesto l’importanza della formazione continua, delle nuove competenze e dell’attrazione di talenti da parte delle imprese di spedizioni internazionali. Ha anche ricordato che la federazione ha organizzato con Odm Consulting un progetto intitolato “Disclosing the forwarding world” che studia l’evoluzione delle competenze nelle spedizioni internazionali. “Questo progetto - insieme con tutta l’attività di formazione offerta dalla Federazione alle imprese associate, tra cui il corso Aeo di cui oggi festeggiamo la conclusione insieme ai partecipanti, e alle collaborazioni con numerose Università – è segno di quanto Fedespedi e le sue imprese credano e contino sulla formazione, sulle competenze e sul capitale umano per gestire e riorganizzarsi in un contesto complesso e in continuo cambiamento come quello del commercio internazionale”, ha concluso.
La presidente Moretto si riferisce alla quinta edizione del corso per responsabili delle questioni doganali di Fedespedi, svolto in collaborazione con le associazioni territoriali Absea, Accsea, Alsea Milano, Alsea Como, Amsea, Apsaci, Asea, Aspy Astra Fvg, AssoTosca, Spedimar e Spediporto. Vi hanno partecipato quest’anno trentadue persone.