Le ferrovie statali italiane si ritrovano con un portafoglio pieno di soldi da spendere nell’infrastruttura. È questo il risultato della firma avvenuta il 26 novembre 2021 tra il Mims e Rfi con la sottoscrizione dell’Aggiornamento 2020-2021 del Contratto di programma 2017-2021. La svolta è rappresentata dal fatto che in un unico atto vengono ricompresi gli investimenti del Pnrr, il Fondo complementare, l’Allegato infrastrutture e le Leggi di Bilancio. Dal punto di vista dei numeri si tratta di risorse aggiuntive per 31,7 miliardi di euro. Al potenziamento della rete e dei collegamenti va la quota maggiore delle risorse e precisamente 17,3 miliardi. Su quest’ultimo capitolo di spesa, l’Aggiornamento garantisce un flusso costante di risorse, ma conferma gli interventi già in corso o programmati senza aggiungere nulla di veramente nuovo.
Parlando di corridoi e di rete Ten-T si conferma il completamento dell’asse transpadano da Milano a Venezia (con ulteriori risorse per 2,8 miliardi di euro), i parziali interventi lungo il Brennero e il collegamento tra la Liguria e i suoi porti (in sostanza il Terzo Valico). Verranno potenziate le direttrici tirrenica e adriatica e in aggiunta gli assi trasversali centrali tra Roma e Pescara e tra Orte e Falconara. Al sud insieme ad altri interventi vanno importanti risorse per i primi lotti di un progetto che ha fatto molto discutere, quello dell’Alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria.
In compenso neppure questa volta si è colta l’occasione per avviare investimenti specifici sui valichi che non siano quelli inseriti nelle risorse per l’ammodernamento tecnologico che pesa per 3,6 miliardi e che vede soprattutto l’estensione del sistema di segnalamento europeo Ertms/Etcs con ulteriori linee attrezzate per 3400 chilometri. Il Contratto di programma li elenca in modo dettagliato, ma a parte qualche briciola, nella casella delle risorse impegnate, e non solo previste, non compaiono valori.
Tra queste le linee di accesso al Gottardo (quadruplicamento Chiasso-Monza del valore sulla carta di 1,4 miliardi; raddoppio Laveno-Luino per 1,3 miliardi; potenziamento Seregno-Bergamo per 1 miliardo), linee di accesso al Sempione (raddoppio Vignale-Oleggio per 535 milioni); seconda fase della Pontremolese per 1,5 miliardi; Trieste-Divaca per 1 miliardo; gronda merci sud Milano per 1,2 miliardi.
Leggendo l’Aggiornamento, alla sicurezza contro i rischi idrogeologici e sismici vanno 2,7 miliardi. Il Contratto di programma riserva molta attenzione soprattutto al trasporto passeggeri nelle aree metropolitane e per favorire l’intermodalità con gli altri mezzi di trasporto e per valorizzare le reti regionali, mentre dal punto di vista delle merci non ci sono novità salienti, anche se vengono confermati investimenti già in atto o programmati come quelli del porto di Taranto, dei terminal merci di Bari Lamasinata, Brindisi, Vado Ligure e Brescia. Opere queste ultime che si aggiungono agli interventi in corso su Trieste, Ravenna, Livorno.
Con la sottoscrizione dell’Aggiornamento, almeno sulla carta, le risorse comunque ci sono, resta ora da accelerare con progettazioni e appalti. Rfi ha promesso di mandare a gara numerosi progetti. E alcuni frutti già si vedono in anticipo. Il 24 novembre 2021 è stato assegnato il maxiappalto di manutenzione all’armamento per tre grandi lotti territoriali del valore di oltre un miliardo di euro.
Piermario Curti Sacchi