Il 23 dicembre 2021 sono iniziati i lavori per la realizzazione degli scanni di imbasamento della nuova diga di Vado Ligure, dopo la validazione della bonifica bellica svolta il 21 dicembre dal Comando Logistico della Marina Militare di Napoli e il nulla osta dell'Agenzia delle Dogane per le modifiche alle perimetrazioni doganali portuali necessarie ad allestire le aree di cantiere. I lavori richiedono lo sversamento in mare di circa 1,75 milioni di tonnellate di materiale lapideo proveniente da cave liguri in provincia di Savona e in Toscana, da dove arriva via mare, e in un secondo momento da cave sarde.
Lo annuncia l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, precisando di avere attivato un programma di controllo delle attività di cantiere “per il controllo delle matrici ambientali sensibili durante l'esecuzione dei lavori e per la verifica degli effetti sul territorio a confronto con quanto previsto in sede di progettazione”. Tale piano prevede “misurazioni giornaliere della torbidità delle acque, verifiche periodiche sull'evoluzione della linea di costa tra Vado Ligure e Savona, e sui coralligeni del Parco di Bergeggi”.