Le rilevazioni di Assaeroporti sul traffico aereo delle merci italiano nel 2021 mostrano un volume totale di un milione di tonnellate (compreso il feeder stradale), tornando al livello pre-pandemico (ossia con un aumento dello 0,2% al netto del feeder stradale rispetto al 2019 e del 28,6% rispetto al 2020). Ma quello che cambia è la distribuzione delle merci tra gli aeroporti. Domina sempre Malpensa, che rispetto al periodo precedente aumenta la quota, superando il 70% con 747.241 tonnellate, a fronte del circa 54% registrato nel 2019 (con 558.481 tonnellate). Sarà interessante vedere se lo scalo lombardo riuscirà a consolidare questa posizione anche al termine della pandemia o se si tratta di un fenomeno legato all’emergenza.
Se La Lombardia ride, il Lazio piange, perché il secondo scalo merci italiano è Fiumicino, i cui traffici crollano dalle 194.527 tonnellate del 2019 alle 95.095 del 2021. Lo scorso anno l’aeroporto di Venezia ha consolidato il terzo posto con 44.228 tonnellate, conquistato a scapito di Bergamo, che è passato dalle 118.964 tonnellate del 2019 alle sole 39.063 tonnellate del 2021. In questo caso non c’entra la pandemia, ma pesa il trasferimento dello Hub di Dhl a Malpensa.