Le pressioni sull’aumento dei pedaggi per i veicoli industriali sull’asse del Brennero non giungono solo dall’Austria o dalla Provincia di Bolzano, ma ora anche dal Land tedesco della Baviera, il cui presidente, Markus Söder, ha chiesto al ministro dei Trasporti federale, Volker Wissing, proprio un’iniziativa in tal senso. Il contenuto della lettera lo ha anticipato il giornale bavarese Muenchner Merkur in un articolo del 28 gennaio 2022. Söder chiede un “notevole aumento” dei pedaggi nell’Alta Baviera, perché quelli attuali sono “notevolmente bassi” e spingono verso l’asse del Brennero i veicoli industriali provenienti dai Paesi Bassi e dalla Germania occidentale.
Per questi veicoli il percorso più breve per arrivare in Italia sarebbe quello del Gottardo, ma l’attraversamento della Svizzera è molto costoso e quindi preferiscono allungare il viaggio attraverso il Brennero, aumentando la congestione sulle autostrade bavaresi. Aumentandone il pedaggio si devierebbe tale traffico sul Gottardo o sul combinato strada-rotaia. A proposito della ferrovia, Söder chiede al ministro federale un’accelerazione dell'adeguamento della linea che conduce al Brennero in vista dell’apertura della galleria di base, aggiungendo che è necessario l’interramento nella tratta a sud di Monaco per ridurre il rumore e l’impatto sul paesaggio.
La lettera di Söder è importante perché indica un cambiamento di postura della Baviera verso l’autotrasporto lungo il Brennero. Nella lettera, infatti, Söder esprime “comprensione comune”tra la Baviera e il Tirolo austriaco sulla questione. Mentre finora la Baviera si era schierata a fianco dell’Italia nel condannare le limitazioni austriache al traffico pesante, ora appare un coincidenza di visione con Vienna almeno sul pedaggio, che coincide anche con quanto dichiarato nelle scorse settimane dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, nel contesto della nuova concessione per l’autostrada A22. Il rischio è che Roma resti isolata, non solo fisicamente ma anche politicamente.