La mattina del 17 febbraio 2022 l’assemblea plenaria del Parlamento Europeo ha approvato la riforma dell’eurovignetta, ossia il pedaggio imposto ai veicoli industriali sulle strade della rete Ten-T per compensare i costi sociali dell’inquinamento e della congestione. La nuova Direttiva mantiene la facoltà dei singoli Paesi d’imporre l’eurovignetta, ma impone alcune condizioni a quelli che lo fanno sulla base del principio per cui “chi inquina paga”. Il testo è stato approvato in seconda lettura senza emendamenti.
Una delle principali innovazioni è il passaggio dall’attuale calcolo del pedaggio, adottato da alcuni Paesi, basato sul tempo in cui il veicolo percorre le strade alla distanza effettivamente percorsa. Questo passaggio dovrà avvenire entro otto anni dall’entrata in vigore della Direttiva. Tuttavia, gli Stati potranno mantenere il criterio del tempo su alcuni tratti della loro rete stradale, ma solo nel caso in cui la nuova tariffa basata sulla distanza sia sproporzionata rispetto a quella prevista dal sistema precedente.
La Direttiva impone anche agli Stati di dividere nel calcolo del pedaggio gli oneri che dipendono dall’infrastruttura dai diritti di utenza dei veicoli valutati sulla base delle emissioni di CO2. Inoltre dovranno ridurre in modo rilevante i pedaggi per i veicoli a zero o basse emissioni. Tre anni dopo l'entrata in vigore della Direttiva, gli Stati dovranno diffondere le informazioni relative ai pedaggi, ai diritti d'utenza imposti sul loro territorio e al loro utilizzo. Le entrate generate da questi oneri dovranno contribuire al trasporto sostenibile, alle infrastrutture e alla mobilità. Dopo l’approvazione nell’Aula del Parlamento Europeo, il testo della Direttiva sarà pubblicato sulla Gazzetta Europea ed entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione. I Paesi dell’Unione avranno due anni di tempo per recepirla.
Il podcast K44 La voce del trasporto ha dedicato un episodio a questa nuova Direttiva, dove viene spiegata da Paolo Cesaro, consulente del Gruppo Federtrasporti, e Michele Barneschi, political advisor per il gruppo S&D presso la Commissione Trasporti del Parlamento europeo. Ve lo riproponiamo.