A febbraio 2022 l’associazione degli autotrasportatori Anita e quella delle imprese di logistica Assologistica, entrambe aderenti a Confindustria, hanno firmato un accordo di collaborazione. L’intesa impegna le due sigle a una consultazione preventiva su temi di reciproco interesse. In particolare, ciò significa che Anita e Assologistica svolgeranno “un’attività condivisa di comunicazione esterna in merito al valore economico, strategico e sociale della logistica e il coordinamento preventivo nelle trattative per il rinnovo del contratto collettivo del settore e l’eventuale condivisione di proposte per l’ammodernamento del Ccnl”.
Le due associazioni attueranno anche progetti condivisi di formazione, elaboreranno strategie congiunte su studi, analisi e sondaggi presso i propri associati su temi di prioritario interesse, condivideranno progetti in ambito sostenibilità e innovazione tecnologica, condivideranno proposte e iniziative legislative in sede ministeriale o europea per normative e leggi sui trasporti e la logistica.
“La complessità dell’intera filiera e la conseguente rappresentazione delle sue esigenze, richiede il coordinamento tra i diversi attori coinvolti”, ha dichiarato il Presidente di Anita Thomas Baumgartner. “Da qui nasce l’esigenza dell’accordo con un’associazione come Assologistica, per dare espressione univoca alle esigenze del settore, caratterizzato dalla forte frammentazione delle rappresentanze sindacali delle imprese del trasporto e della logistica, e alla necessità di armonizzare la comunicazione esterna per accrescere la coscienza collettiva sull’importanza della mobilità delle merci per tutta l’economia e la tenuta sociale del Paese”.
Il presidente di Assologistica, Umberto Ruggerone, aggiunge che “questo accordo incontra la nostra volontà di creare un’ampia e concreta sinergia di filiera. Esiste poi una oggettiva necessità da parte delle istituzioni politiche di ricevere indirizzi chiari e univoci sulle scelte pubbliche da farsi per la crescita della logistica quale imprescindibile elemento della strategia industriale nazionale. Vi sono inoltre temi di grande interesse, come la formazione, l’occupazione e il rispetto delle regole nel lavoro ed anche lo shift modale, che solo attraverso il dialogo fattivo tra gli operatori possono essere messi a terra”.