Due bande di rapinatori di camion avevano formato una sorta di consorzio che avrebbe rubato o rapinato tra maggio 2020 e gennaio 2021 almeno cinquantacinque veicoli industriali lungo l’autostrada A21 in un’area compresa tra le provincie di Piacenza e di Cremona. È quanto emerge dalla conclusione dell’inchiesta battezzata “ I predoni dell’A21”, che la Procura di Piacenza ha svolto per due anni. Secondo gli inquirenti, la fusione sarebbe avvenuta tra una banda di Chignolo Po formata da un ucraino e cinque albanesi e una della provincia di Cremona formata da tre rumeni. Le indagini della Polizia Stradale di Cremona e della Squadra Mobile di Piacenza hanno individuato otto persone come principali responsabili delle azioni, imputando loro ventotto reati tra cui l’associazione a delinquere.
I rapinatori entravano di notte nelle stazioni di servizio dell’A21 tagliando la rete di recinzione così da potersi avvicinare con un veicolo tramite le strade di collegamento e non essere registrati dalle telecamere dei caselli, oltre che per avere una migliore via di fuga. Nel piazzale sceglievano gli autocarri centinati, così da poter tagliare facilmente il telone per vedere il carico. Se questo era di valore, aprivano il portellone posteriore e nascondevano la merce nei campi vicini alla stazione di servizio. Se l’autista si accorgeva del furto e reagiva, veniva picchiato.
L’indagine per individuare i responsabili di questi assalti è stata lunga e ha richiesto anche l’analisi dei tracciati emersi dai telefoni cellulari nella zona dove sono avvenuti. La Polizia ha anche trovato il ricettatore della merce rubata, un italiano abitante nella provincia di Pavia con precedenti penali, proprio grazie alle tracce telefoniche. In particolare, gli agenti hanno seguito le tracce di uno dei rapinatori dopo il furto di 1441 bottiglie di liquore avvenuto la notte del 16 settembre 2020 all’area di servizio Nure Nord.