Una nuova congestione nel trasporto internazionale delle merci, soprattutto in container, sta sorgendo a Shanghai a causa di un focolaio di Covid-19 che ha spinto le Autorità ad attuare restrizioni alla circolazione delle persone e alle attività produttive, commerciali e logistiche. I quartieri sul lato orientale del fiume Huangpu, che attraversa la città, sono in isolamento e lo saranno anche quelli sul lato occidentale dal 1° aprile.
Per il trasporto ciò significa che la maggior parte delle piattaforme logistiche dell’area isolata sono inattive, l’autotrasporto di container è rallentato perché il fiume si può attraversare solo tramite un tunnel, così come rallenta l’attività nel grande porto.
Per entrare nel porto, i camionisti devono avere un test negativo nelle ultime 48 ore, ma non è facile farlo in una città che è mezza chiusa. Shanghai Yalian Logistics ha avvertito i clienti di ritardi nel carico di container sulle navi. In tale contesto, i distretti confinanti a quello di Shanghai stanno aumentando le restrizioni ai veicoli che arrivano dalla città portuale, imponendo tamponi o addirittura quarantene e quindi rallentando ulteriormente il flusso delle merci.
Tutto ciò sta spingendo le compagnie marittime a evitare le toccate di Shanghai, deviando le navi su altri porti, primo tra tutti quello di Ningbo, che è il più vicino. A differenza di quanto è avvenuto nel recente passato, ci sono difficoltà anche nell’alternativa ferroviaria al trasporto di container verso l’Europa, sorte con la guerra in Ucraina e le relative sanzioni alla Russia e controsanzioni da parte di Mosca che possono ostacolare il viaggio dei treni.