Ben ventidue Stati dell’Unione Europa su ventisette non hanno ancora attuato, o lo hanno fatto in ritardo, le nuove norme sul distacco transnazionale degli autisti di veicoli industriali. La Commissione Europea ha inviato a questi Governi il 14 marzo 2022 le lettere d’infrazione. Secondo la Commissione, gli Stati non hanno applicato la Direttiva EU 2020/1057 entro i termini previsti. Destinatari della lettera sono Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
Le nuove norme dovevano essere attuate in tutta l’Unione entro il 2 febbraio 2022. In particolare, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Italia, Svezia e Austria non si sono conformati alla Direttiva EU 2020/1057, mentre Bulgaria, Ungheria, Croazia, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Repubblica Ceca lo hanno fatto in ritardo. È interessante notare che molti Paesi che non hanno applicato le nuove norme sono quelli che le hanno approvate, sostenendo che il il distacco irregolare causa una concorrenza sleale nel loro territorio, mentre tra quelli che le hanno applicate (Danimarca, Finlandia, Francia, Romania e Slovacchia) c’è chi ha contrastato la riforma dell’autotrasporto internazionale e che sarebbe perfino fonte di distacco transnazionale.