La società di trasporto bulgara Discordia è nata nel 1992 e in trent’anni ha raggiunto una flotta di mille veicoli industriali, con una impennata nell’ultimo periodo: a giugno 2021 ha superato quota 800 veicoli e a ottobre quota 900, annunciando ad aprile 2022 il millesimo automezzo, con 1700 dipendenti con un tasso d’incremento del 25% annuale negli ultimi tre anni. Aumenta di conseguenza il fatturato, che nel 2020 ha toccato i 200 milioni di lev (pari a 102.239.813 milioni di euro). Questo fatturato è stato prodotto con una percorrenza totale della flotta di oltre 110 milioni di chilometri.
Oltre alla sede in Bulgaria, la società ha filiali in Romania e Ucraina, ma potrebbe costituirne una anche nell’Europa occidentale. Lo ha annunciato in un’intervista a Trans.Info l’amministratore delegato Kalin Petrov. Non precisa quale, dicendo solo che ha “un’economia altamente sviluppata”. Sulle nuove regole del cabotaggio, Petrov sostiene che questa non è una priorità dell’azienda, che resterà focalizzata sugli autotrasporti internazionali. Infine, spiega che in futuro aumenterà l’impegno nel trasporto intermodale, dove Discordia opera già su rotaia, con una crescita nel 2021 del novanta percento, ma nello stesso tempo continuerà a investire nell’autotrasporto, con l’obiettivo di raggiungere 1300 veicoli entro la fine del 2022 e superare i 3000 entro il 2025.