Via libera alla tratta italiana della nuova ferrovia Torino-Lione tra il capoluogo piemontese e Bussoleno dove è prevista l’interconnessione con il tunnel di base sotto il Moncenisio. Il commissario straordinario Calogero Mauceri, che sovrintende a tutto l’iter, ha firmato l’ordinanza che autorizza Rfi a riprendere in mano il dossier della nuova ferrovia e a completare la progettazione. Le bocce erano ferme dal 22 dicembre 2017, quando il Cipe aveva recepito l’informativa sulla “Verifica del modello di esercizio per la tratta nazionale e sullo sviluppo della progettazione definitiva nell’ambito di una project review e con riduzione dei costi”.
Poi, nel frattempo, si è costituito il primo governo Conte con l’allora ministero delle Infrastrutture guidato da Danilo Toninelli, fortemente critico verso quest’opera, a tal punto da promuovere un’analisi sui costi/benefici con un’istruttoria impostata in modo tale da avere un finale già scritto, e ovviamente negativo. Superata questa stagione, però di fatto l’opera non ha fatto ulteriori passi avanti, solo la tratta transfrontaliera, in gestione al promotore Telt, ha avuto un destino più fortunato. Ma ora con il via libera del commissario il cammino può riprendere.
I binari sui quali intervenire appaiono comunque già tracciati in quanto resta valida a tutti gli effetti l’ipotesi di progetto cosiddetto low cost che aveva ottenuto il consenso all’interno dell’Osservatorio, la struttura preposta a seguire tutto l’iter, e quindi con la partecipazione degli enti locali, o per lo meno, di quelli che avevano deciso di aderire a questo tavolo di confronto istituzionale.
Partendo da Bussoleno, dove si connette il futuro tunnel di base del Moncenisio che sbuca a Susa, il progetto prevede l’adeguamento della linea storica fino ad Avigliana, compreso l’allungamento degli incroci per i treni merci a modulo 750 metri, con un impegno di spesa di 200 milioni di euro. Da qui si dovrebbe raggiungere la cintura torinese verso Orbassano attraverso un tunnel sotto la collina morenica che secondo il progetto preliminare è lungo 18 chilometri.
L’altro lotto di interventi di cui dovrà occuparsi il commissario è lo scalo di Torino Orbassano, che è un terminal merci, ma con gli adeguamenti necessari verrà ricavato il tracciato per farci transitare una linea ferroviaria che serve anche ai passeggeri. Torino e il Piemonte hanno sempre imposto questa soluzione come condizione per dare il loro consenso al progetto, con l’obiettivo di valorizzare il terminal intermodale come crocevia naturale della nuova linea internazionale ad alta capacità ma soprattutto per scongiurare il timore che prevalessero altre ipotesi alternative circolate in passato che privilegiavano un collegamento diretto con l’area lombarda aggirando il torinese.
Piermario Curti Sacchi