È terminato a Roma il processo di Appello nei confronti dei fratelli Angelo, Pasquale e Micaela Della Gatta, gli armatori della compagnia marittima Deiulemar. Erano accusati del fallimento della società, che ha lasciato tredicimila investitori nelle sue obbligazioni con un buco complessivo di 770 milioni di euro. Questo è il secondo processo di Appello, svolto dopo l’annullamento del prima stabilito dalla Cassazione, che ha decretato un ridimensionamento delle condanne. La nuova sentenza è di cinque anni e nove mesi per Pasquale e Angelo e in quattro anni e cinque mesi per Micaela. In primo grado, i fratelli subirono condanne di 17 anni, ridotte nel primo Appello a tredici anni. Manca ancora la decisione per Giovanna Iuliano, per la quale la Corte di Appello ha rinviato la sentenza al 9 novembre per motivi di salute. Il quinto imputato, Giuseppe Lembo, e morto durante il processo. I tre fratelli della Gatta hanno già scontato sedici mesi in carcere sotto forma di custodia cautelare.
