La carenza di personale nella logistica starebbe colpendo anche Amazon, almeno negli Stati Uniti. Lo afferma il portale Research Snipers – specializzato in tecnologia – citando un rapporto interno della multinazionale, secondo cui presto potrebbero mancare operatori in alcune piattaforme logistiche degli Stati Uniti, una situazione che potrebbe diventare critica già entro il 2024. La nota interna preciserebbe che un lavoratore del magazzino resterebbe in azienda mediamente otto mesi.
Una rapida rotazione favorita anche dalla bassa disoccupazione statunitense, che facilità la ricerca di un nuovo lavoro. Probabilmente anche per questo motivo Amazon sta accelerando l’automazione nei magazzini, che nelle scorse settimane ha visto l’introduzione di una nuova generazione di robot. Inoltre, il 30 giugno ha firmato un ordine a flexCube per un milione e mezzo di dollari.
Intanto in Italia Amazon ha annunciato che entro la fine del 2022 assumerà tremila persone a tempo indeterminato, nell’ambito del programma di crescita Piano Italia. Tra le prossime aperture, la società ha citato il centro di distribuzione di San Salvo, in Abruzzo, che occuperà mille persone nei prossimi tre anni. Le assunzioni del 2022 comprendono diversi profili: oltre ai magazzinieri cercherà addetti al marketing, alla finanza e alla ricerca sulle nuove tecnologie, ma anche ingegneri, linguisti, sviluppatori di software ed esperti del settore intrattenimento.
In una nota, la società precisa che utilizza oltre quattrocento profili professionali, tra cui Podcast Manager, Senior Vendor Manager EU Sports, Automation Engineer, Senior Robotics R&D Manager – Advanced Techologies, Computer Vision Applied Scientist, Music Executive, Live Sports Sales Specialist, Senior Influencer & Creator Manager, Data Scientist, Alexa Senior Business Intelligence Analyst, Machine Learning Engineer.