Il mercato del trasporto marittimo dei container mostra segnali contrastanti, secondo cui i noli dei contratti a lungo termine tendono a salire, mentre quelli degli spot calano. Nel primo caso, Xeneta sostiene – in una nota del 30 giugno 2022 – che giugno è “stato un altro mese eccezionale per le tariffe a lungo termine”, che sono mediamente cresciute del 10,1%, dopo l’aumento del 30,1% di maggio. Confrontando i valori attuali con quelli dello stesso periodo del 2021 emerge un’impennata del 169,8%, con soli due mesi di calo negli ultimi diciotto mesi.
Per quanto riguarda l’Europa, l’indice dei noli relativi alle importazioni è aumentato del 13,7% e quello delle esportazioni del 6,2%. La stessa società norvegese conferma il calo delle tariffe spot e sottolinea che i rapporti tra vettori e caricatori si stanno sempre più incrinando, anche per l’aumento dei ritardi delle portacontainer. Al punto che stanno aumentando gli spedizionieri che si rivolgono a compagnie più piccole o addirittura noleggiano loro stessi le navi. Secondo gli analisti, siamo vicini a un punto di rottura che potrebbe crare forti cambiamenti.
Le rilevazioni di un altro indice importante per il trasporto di container, il Drewry Container Index, del 30 giugno confermano la riduzione dei noli spot. L’indice composito, che riguarda tutte le regioni, è diminuito nell’ultima settimana del mese del 3%, con una media di 7.066 dollari per un container da 40 piedi, rispetto alla settimana precedente e del 16% rispetto alla stessa settimana del 2021. Lungo la rotta tra Shanghai e Genova la riduzione è del 2% (10.884 dollari per container), mentre su quella tra Shanghai e Rotterdam è del 4% (9240 dollari per container).