Le diverse società che rilevano periodicamente i noli per il trasporto marittimo di container concordano nel confermare una lenta, ma progressiva discesa, che dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi. Ma con un’eccezione: il trasporto si container refrigerati, che viceversa mostra un costante aumento delle tariffe. Per quanto riguarda i secchi, il Drewry Container Index del 25 agosto 2022 una riduzione del valore composito (che raccoglie tutte le rotte rilevate) del 4% rispetto alla settimana precedente e del 39% sullo stesso periodo del 2021. Il valore medio per un 40 piedi da Shanghai a Rotterdam è sceso a 8010 dollari, mentre quello tra Shanghai e Genova è sceso a un livello di poco superiore (8319 dollari). Questo è il ventiseiesimo calo consecutivo dell’indice composito e Drewry prevede che la tendenza proseguirà nelle prossime settimane.
Anche l’indice di Xeneta mostra un calo dei secchi, ma la rilevazione sull’ultima settimana si sofferma sull’aumento dei noli dei refrigerati, per i quali il nolo medio spot del 23 agosto di un 40 piedi era di 5230 dollari, a fronte dei 4000 dollari di settembre 2020. Aumentano anche i noli dei contratti a lungo termine, che raggiungono i 4850 dollari per container, con un incremento del 14,5% dall’inizio dell’anno. Nel primo semestre, il 30,2% dei volumi globali di container frigo ha viaggiato tra Europa ed Estremo Oriente.
La tendenza dei frigo è confermata da Drewry, anche se con valori diversi. Secondo la società britannica, hanno raggiunto quelle dei secchi e nel terzo trimestre li supereranno. Il Global Reefer Container Freight Rate Index di Drewry è aumentato del 50,4% nell’ultimo anno. Però Drewry prevede una contrazione del freddo nei prossimi mesi, anche se con tasso minore rispetto al secco. "La catena di approvvigionamento dei freddo è in una fase precaria, con costi molto elevati per materiali come fertilizzanti, imballaggi ed energia, solo per citarne alcuni”, spiega Philip Gray, responsabile della ricerca di Drewry su questo trasporto.