Dopo Trento è la volta di Bolzano. Anche nel capoluogo altoatesino il progetto della variante della linea ferroviaria del Brennero fa un passo avanti. Quasi contestualmente nel giorno in cui la commissaria straordinaria Paola Firmi, presidente Italferr, ha firmato la delibera che chiude l’iter autorizzativo per la realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento, i vertici dell’amministrazione provinciale di Bolzano hanno effettuato un sopralluogo a Prato Isarco, area dell’imbocco nord della futura variante.
Questa visita ha suggellato l’avvio concreto della progettazione dell’opera che rappresenta un tassello importante per il potenziamento dell’asse del Brennero insieme al futuro tunnel di base. Così come a Trento, anche a Bolzano la circonvallazione verrà percorsa quasi esclusivamente da treni merci che eviteranno in questo modo il passaggio sulla linea storica utilizzata dal servizio passeggeri. L’areale ferroviario di Bolzano sarà radicalmente ridisegnato in seguito alla variante.
Rispetto a Trento dove il dibattito pubblico sul progetto è stato particolarmente acceso, a Bolzano le condizioni orografiche appaiono più favorevoli e meno impattanti. Gli amministratori locali hanno scelto di condividere con i tecnici delle ferrovie tutto l’iter progettuale e autorizzativo attraverso l’Osservatorio per la costruzione della galleria di base del Brennero e della tratta di accesso sud.
Si tratta di un organismo costituito nel 2007 con rappresentanti locali che agisce in modo indipendente dalla società di progetto europea Bbt e da Rfi e accompagna, controlla e verifica tutte le singole fasi di costruzione. L’Osservatorio ha seguito da vicino anche l’iter della prima variante prioritaria della linea del Brennero, quella da Ponte Gardena a Fortezza, indicata come lotto uno, ormai appaltata e in fase di costruzione.
Il secondo lotto, vale a dire la circonvallazione di Bolzano, prevede una tratta in variante da Prato Isarco (e precisamente a nord dell’esistente tunnel di Cardano) a Bronzolo, lunga una quindicina di chilometri, per buona parte in galleria. Dal punto di vista costruttivo, la variante sarà predisposta in modo da consentire in futuro la prosecuzione delle gallerie in direzione sud (tratta di accesso della Bassa Atesina) direttamente all’interno della montagna.
Una volta che anche il lotto di costruzione della Bassa Atesina sarà ultimato, i treni merci non lasceranno più la nuova linea a Bronzolo per immettersi sulla storica ma proseguiranno direttamente in galleria. Con la progettazione della circonvallazione di Bolzano si terrà già conto dello scenario futuro. Il 2023 sarà l’anno cruciale per condividere i progetti e passare alla successiva fase d’appalto.
Piermario Curti Sacchi