Nel 2023 le navi che useranno il Canale di Suez e lo stretto del Bosforo dovranno pagare di più. Infatti, sia l’Autorità egiziana, sia il Governo turco hanno annunciato un consistente aumento delle tariffe di transito. Per quanto riguarda il Canale di Suez, il presidente e amministratore delegato dell’Autorità Ossama Rabiee, ha annunciato un aumento del 15%, con uno sconto del 5% solo per le navi da crociera e le porta-rinfuse. Rabiee ha giustificato l’aumento indicando una “strategia equilibrata e flessibile che compenserà l’Autorità per l’aumento dei costi in un’economia volatile”.
Le tariffe del Canale di Suez dipendono anche dalla media dei noli di ogni tipologia di navi e come è noto quelli delle portacontainer sono aumentati in modo consistente durante la pandemia, producendo enormi profitti per le compagnie marittime. A ciò si aggiungono l’aumento del prezzo dell’energia e le pressioni inflazionistiche internazionali. Questo aumento tariffario colpirà il trasporto di container in ingresso e uscita dal Mediterraneo.
Un impatto importante sui costi del trasporto marittimo lo porterà anche l’annunciato aumento delle tariffe di transito del Bosforo, che secondo le dichiarazioni del Governo turco potrebbero crescere fino al 400% fin da ottobre 2022. L’associazione delle compagnie marittime Eenma, che rappresenta le linee che svolgono cabotaggio marittimo, ha lanciato l’allarme, segnalando che tale incremento creerà grandi problemi. L'associazione aggiunge che tale decisione influirà sulla libera circolazione delle merci.