DB Schenker continua a spingere sulla trasformazione verde nel trasporto terrestre e si concentra sulle innovazioni sostenibili. A ottobre 2022 ha firmato un accordo di cooperazione con Trailer Dynamics e Krone per l'uso dei semirimorchi eTrailer. Questi veicoli hanno una trasmissione elettrica che integra la trazione della motrice e che consente anche il recupero di energia durante la frenata. Il sistema di controllo della trazione dell'eTrailer funziona in modo indipendente, quindi non è necessaria alcuna interfaccia con il trattore.
I semirimorchi eTrailer si possono agganciare a trattori di tutti i costruttori e con diverse catene cinematiche: diesel, a gas, elettrici a batteria o a idrogeno. I semirimorchi possono avere batterie capacità di 300 kWh, 450 kWh o 600 kWh, secondo le necessità. Possono così aumentare l'autonomia dei trattori di 500 km, con emissioni di CO2 ridotte del 20%-40%.
La trasmissione elettrica, che è il cuore del sistema, è installata nel semirimorchio e può caricare le batterie recuperando l’energia di frenata. Oltre ad alimentare gli apparati elettrici dell’autoarticolato, nel caso di trattori diesel integrano il motore principale soprattutto nelle fasi di maggiore richiesta di potenza, come la partenza o le salite. Secondo il carico utile, la topografia e le condizioni stradali, il sistema di azionamento elettrico dell'eTrailer consente una significativa riduzione delle emissioni di CO2.
DB Schenker comincerà a mettere in strada questi semirimorchi dal 2024. "Questo accordo segna un ulteriore passo avanti nell'elettrificazione del trasporto terrestre”, spiega Cyrill Bonjean, vicepresidente di DB Schenker Europa. “Per noi è essenziale cercare nuove soluzioni sostenibili che possono essere integrate nella nostra attività quotidiana”.
Wolfgang Janda, Executive Vice President, Head of Network & Linehaul Management di DB Schenker, aggiunge: “L'uso di eTrailer ci consente l'ingresso anticipato nella transizione graduale verso una flotta completamente priva di CO2. A nostro avviso, i rimorchi elettrici non rappresentano una tecnologia di transizione, ma saranno invece una componente fissa della nostra politica dei trasporti a lungo termine. Questo segna un altro passo avanti nei nostri sforzi per ridurre l’impronta ambientale e raggiungere lo zero netto entro il 2040”.
Massimiliano Barberis