Il primo passo concreto nell’automazione dei veicoli industriali avverrà nel navettamento di semirimorchi all’interno di aree chiuse, come piazzali d’industrie o terminal. In tale direzione si stanno già muovendo diversi costruttori, con prototipi a diversi livelli di fattibilità. Uno piuttosto avanzato è stato sviluppato dalla sud coreana Hyundai Motor.
È un drone terrestre formato da un trattore completamente automatico (non ha un posto per l’autista) e uno speciale semirimorchio, una configurazione che permette la totale automazione di tutte le operazioni, comprese quelle di aggancio e sgancio del semirimorchio. Si chiama Traile Drone e ha già vinto un importante premio di design, il Luminary al Red Dot Award.
L’autoarticolato sfrutta un sistema di assali derivato dai carri ferroviari, ovviamente aggiornato. Si chiama e-Bogie ed è situato sia sul trattore, sia nella parte posteriore del semirimorchio. Questa soluzione offre un raggio di sterzata inferiore a quello di tradizionale autoarticolato. La trazione elettrica è alimentata da celle a combustibile funzionanti con idrogeno, assicurando così un’autonomia molto elevata per consentire al veicolo di operare 24 ore su 24 senza interruzioni per la ricarica. Infatti, una singola carica d'idrogeno offre un’autonomia fino a mille chilometri.