L’ordinanza del Tar Liguria che ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dal raggruppamento che ha perso la gara (il consorzio Eteria) per la progettazione e costruzione della nuova diga di Genova ha aperto la strada alla firma del primo contratto con il raggruppamento vincente, condotto da Webuild e Fincantieri Infrastructure (che comprende anche Fincosit e Sidra). Così la mattina del 23 novembre 2022 il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, e i rappresentanti dalla due imprese hanno firmato il contratto della prima fase, che ha un valore di circa un miliardo di euro.
Il programma prevede la progettazione esecutiva (che secondo Signorini è già iniziata) e la preparazione dei cantieri, che potrebbero aprire il 3 aprile 2023, dopo l’approvazione del progetto da parte dell’Asp. La vertenza al Tar non è però ancora chiusa, perché i giudici devono decidere sul merito del ricorso. Ma le norme sulle grandi opere del Pnrr impediscono al consorzio Eteria di proseguire i lavori anche se vincesse il ricorso al Tar. In tal caso potrebbe ottenere un risarcimento (che presumibilmente sarebbe pagato con soldi pubblici, aumentando il costi finale dell’opera).