A novembre 2022 c’è stata una svolta nell’inchiesta svolta nel 2021 dalla procura di Milano nei confronti della filiale italiana di Dhl Supply Chain per una presunta frode fiscale attuata nell’ambito del subappalto a un consorzio di cooperative. Al termine di quell’indagine, la Procura accusò Dhl Supply Chain di avere neutralizzato il cuneo fiscale tramite l'esternalizzazione della manodopera usando contratti di somministrazione ritenuti illeciti e dispose il sequestro preventivo di venti milioni di euro. Il Corriere della Sera scrive il 24 novembre 2022 che la Procura ha chiesto l’archiviazione della denuncia dopo che la società tedesca ha deciso di assumere 1500 lavoratori delle cooperative coinvolte e di avere versato al Fisco 27 milioni d’imposte integrali e 10 milioni per sanzioni e interessi.
Gli inquirenti ritengono che la decisione d’internalizzare il personale di magazzino – che secondo il Corriere sarebbe costato alla società una decina di milioni di euro – sia un” netta cesura” e un “ forte segnale, anche verso l’esterno, di voler proseguire l’attività nella piena legalità”. La richiesta di archiviazione poggia anche su alcuni argomenti giuridici riguardo alla possibilità di attuare contemporaneamente sanzioni penali e civili. Infine, i magistrati ritengono che questo possa essere un esempio positivo per comportamenti futuri di altre imprese.