I sindacati confederali Cgil e Uil hanno avviato una mobilitazione per chiedere al Governo importanti modifiche alla Legge di Bilancio 2023. Questa mobilitazione comprende anche una serie di scioperi articolati nel tempo a livello regionale, cominciando il 12 dicembre 2022 in Calabria. La protesta proseguirà per l’intera settimana, fino al 16 dicembre. In una nota, le sigle affermano che la Legge è “una manovra sbagliata e da cambiare che non risponde alle reali emergenze del Paese, a partire dalla condizione materiale dei lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati, cittadini e cittadine”. Per quanto riguarda i trasporti, aggiungono che “c’è un’emergenza salariale e servono investimenti e risorse”.
Gli scioperi avverranno nel rispetto dei servizi minimi e delle fasce orarie di garanzia e comprenderanno, oltre al trasporto pubblico locale, anche il trasporto ferroviario e marittimo (comprese le merci), i porti e le autostrade. Il 13 dicembre si mobiliteranno la Sicilia e l’Umbria, il 14 dicembre la Puglia, il Trentino, la Valle d’Aosta e il Veneto. La mobilitazione proseguirà il 15 dicembre nelle Marche, Abruzzo e Piemonte e il 16 dicembre nelle restanti regioni (Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio).