La stampa statunitense riportò nell’autunno del 2022 l’indiscrezione secondo cui Amazon avrebbe attuato una riduzione di personale, soprattutto negli Stati Uniti. A novembre, il colosso del commercio elettronico dichiarò che avrebbe dovuto tagliare 10mila unità, numero portato a 18mila da una dichiarazione dell’amministratore delegato Andy Jassy alla fine di dicembre. Le principali cause sono la situazione economica incerta e le eccessive assunzioni attuate negli ultimi anni.
Secondo alcune fonti di stampa statunitensi, la maggior parte dei tagli riguarderanno attività non connesse alla logistica, come i negozi fisici Amazon Stores e le divisioni People, Experience, and Technology e Devices and Books business. Il rallentamento appare comunque anche nella logistica, dove Amazon ha eliminato o ridimensionato la realizzazione di nuovi impianti e in alcuni casi li ha perfino venduti.
I primi licenziamenti inizieranno il 18 gennaio 2023 e Amazon afferma che il personale licenziato otterrà pacchetti che comprendono una buonuscita, un’assicurazione sanitaria transitoria e un supporto per il ricollocamento.