Le rilevazioni dell’associazione degli aeroporti italiani Assaeroporti mostrano che nei primi undici mesi del 2022, l’aeroporto genovese Cristoforo Colombo ha movimentato 1118 tonnellate di merce. Una cifra esigua, tenendo conto del traffico complessivo che transita nel capoluogo ligure, anche se in crescita del 26,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per aumentare il flusso aereo delle merci, l’ente aeroportuale avrebbe affidato al Consorzio Goas la gestione del traffico, cercando di recuperare almeno quello generato dalle imprese liguri, oggi in prevalenza diretto alla non lontana Malpensa.
Il condizionale è d’obbligo, perché per ora si tratta di una indiscrezione riferita dal quotidiano genovese Secolo XIX, secondo cui ci sarebbe un accordo in proposito tra i vertici del Cristoforo Colombo e l’associazione Spediporto, con la prospettiva di dare in gestione al Consorzio Goas un magazzino situato in aerea aeroportuale dove lavorerebbe una quindicina di persone. Spazio che in futuro potrebbe aumentare perché la società aeroportuale ha pubblicato un bando per la concessione di un magazzino a due piani di 3.463 metri quadrati fino al 2029.
La nuova logistica aeroportuale dovrebbe operare in stretta collaborazione col porto e non solo perché aeroporto e porto sono contigui, ma anche perché il sessanta percento della società Aeroporto di Genova è nelle mani della Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (il 25% è della Camera di Commercio di Genova e il 15% di Aeroporti di Roma) e perché Spediporto (che ha promosso il Consorzio Goas) raccoglie gli spedizionieri portuali. L’impianto dovrebbe progressivamente entrare in funzione entro l’inizio del 2024. Il Consorzio Goas è stato fondato nel 2019 ed è presieduto da Alessandro Pitto, già presidente di Spediporto.