Il porto di Trieste si espanderà a sud tramite l’acquisizione da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale di terreni dismessi per un totale di 350mila metri quadrati, situati nella località Noghere del Comune di Muggia. I venditori sono Coselag, Edison e Coop Alleanza 3.0 e le risorse, pari a 60 milioni di euro, sono ricavate dal Fondo Complementare del Pnrr con l’obiettivo di rigenerare questo territorio che ora mostra “rilevanti problematiche ambientali”, come afferma in una nota l’Autorità.
“Oggi il comprensorio può tornare a nuova vita e sarà di importanza strategica per lo sviluppo logistico-industriale regionale connesso al porto di Trieste, grazie anche alla vicinanza e integrazione del futuro terminal multipurpose delle Noghere, gestito in concessione da una società controllata dallo Stato ungherese”, spiega l’Autorità. Il programma di risanamento prevede la bonifica di una parte dei terreni, la costruzione d’infrastrutture per l’accesso e la realizzazione di una fascia a verde.
L’Autorità intende destinare questo territorio a diverse funzioni integrate, tra cui nuove attività produttive. “Le aziende da insediare saranno valutate tra quelle che adottano tecnologie pulite e rispettose dell’ambiente. Il Piano contempla anche di sviluppare infrastrutture che assicurino la transizione energetica per renderla disponibile ai residenti”. Il presidente dell'Autorità, Zeno D’Agostino aggiunge che col Comune di Muggia e la Regione Friuli Venezia Giulia “vogliamo puntare ad elevare la qualità di aree produttive inutilizzate con una visione strategica che rimanda ad una programmazione sostenibile dello sviluppo complessivo del territorio che integri logistica ed industria alla portualità”.