Prosegue l’indagine della Procura di Milano sugli appalti della Brt, nell’ambito della quale il 14 dicembre 2022 la Procura dispose il sequestro di 102 milioni di euro, dei quali 44 a carico della stessa Brt e 58 a carico di Geodis. Il 30 gennaio 2023 la stessa Procura milanese ha disposto il sequestro preventivo di altri 24 milioni a Brt, atto che dovrà essere convalidato dal Gip, mentre si attende l’esito della richiesta di annullamento del sequestro dello scorso dicembre presentata da Brt al Tribunale del Riesame. Il nuovo provvedimento nasce da un altro reato contestato alla società, oltre a quello di frode fiscale, ossia il caporalato nel trasporto.
Le prime accuse che hanno portato all’esito di dicembre riguardano una presunta frode fiscale per Brt e una presunta indebita compensazione dei crediti per Geodis per quanto riguarda gli appalti della manodopera nella logistica. Una condotta che secondo gli inquirenti durava dal 2016 e che si attuava tramite appalti a cooperative dalla vita breve, usate per evadere imposte e contributi.