Trecento milioni di euro per il 40% d’Ita Airways e la possibile rinascita del marchio Alitalia. Queste sono le indiscrezioni che appaiono sulla trattativa tra il ministero dell’Economia e la Lufthansa per la parziale privatizzazione d’Ita Airways. Sulla partecipazione di minoranza iniziale – che in futuro la compagnia tedesca vorrebbe aumentare – si è parlato inizialmente di una variazione tra il 20% e il 40%, con maggiore probabilità sulla seconda cifra.
Pare comunque che la trattativa stia procedendo senza particolari problemi e che si possa giungere a un accordo in tempi relativamente brevi e si parla della fine di marzo. Anche perché le risorse che lo Stato può fornire a Ita stanno esaurendosi e difficilmente la Commissione Europea permetterà altri esborsi pubblici. Nei giorni scorsi era emerso il nodo dei costi aeroportuali di Fiumicino, che per Lufthansa sono troppo alti e andrebbero ridotti per fare dello scalo romano un nuovo hub per Africa e America Latina. Ma il ministero non ha leve dirette per farlo, perché la decisione spetta ad Aeroporti di Roma.
Tra le indiscrezioni c’è anche la possibilità di resuscitare il marchio Alitalia, che è già in possesso d’Ita. Ma è un’ipotesi che si basa su tempi relativamente lunghi, come dichiara una fonte anonima al Corriere della Sera. Un freno potrebbe essere una possibile, ma comunque remota, possibilità che gli ex dipendenti di Alitalia avvino cause legali. Intanto Ita Airways è entrata nel Board of Airline Representatives tedesco. Una volta raggiunto l’accordo, bisognerà ottenere l’approvazione di Bruxelles, ma è difficile che la Commissione Europea si opponga dopo che ha spinto il Governo italiano a cedere una parte della compagnia.