Captrain Italia, filiale della compagnia ferroviaria merci controllata dalla francese Sncf, ha chiuso il bilancio del 2022 con un fatturato di circa 120 milioni di euro, pari a un aumento di oltre il 15% rispetto all’anno precedente. Supera anche il valore prepandemico, ossia quello del 2019, e si pone alle spalle di Mercitalia. Il bilancio presenta anche un leggero utile, nonostante il forte aumento del costo dell’energia subito lo scorso anno e dopo due anni in rosso a causa della pandemia di Covid-19.
In una nota, la società commenta che nel 2022 ha raggiunto “un traguardo di un certo rilievo, tagliato nonostante alcune difficoltà operative e di sistema non indifferenti: i primi mesi dell’anno passato sono infatti stati caratterizzati dalla decisione di Ansfisa di limitare la velocità dei convogli su cui viaggiavano carri con suole sintetiche, una misura altamente penalizzante che ha imposto un dispendio di mezzi e personale quasi doppi rispetto al preventivato”.
Oltre all'aumento dell’energia, che ha provocato un aumento dei pedaggi di Rfi, nel 2022 “si è aggiunta la cancellazione – da parte del Governo italiano - di gran parte dei sussidi precedentemente erogati per il trasporto ferroviario, caso pressoché unico in una Europa che (quantomeno come target a parole) vuole invece trasferire su ferro quote importanti di trasporto attualmente ancora su gomma”.
L’amministratore delegato di Captrain Italia, Mauro Pessano, spiega che “il risultato positivo nel 2022 deriva essenzialmente da due componenti: il grande impegno di tutto il personale e la continua fiducia da parte dei nostri clienti. A loro va un ringraziamento particolare perché hanno compreso e accettato variazioni ai contratti in essere per affrontare insieme il problema serio del ‘caro energia”. Egli aggiunge che “purtroppo, dalle istituzioni italiane non abbiamo avuto lo stesso supporto, visto che i nostri competitor internazionali possono invece contare su sconti sulle tracce che al sistema Italia sono stati progressivamente ridotti, per non dire quasi cancellati, e con importanti ritardi nella tempistica della loro erogazione”.
Nel 2022, la compagnia ha potenziato i collegamenti internazionali, attivandone di nuovi per l’Europa settentrionale e orientale. I suoi treni viaggiano attraverso i valichi di Domodossola per la Francia, Villa Opicina per la Slovenia, Modane e Ventimiglia per la Francia e Brennero per l'Austria. Nel corso dell’anno, ha mantenuto la sua forte posizione nelle merci pericolose e ha aumentato le quote di mercato nel siderurgico e nell’intermodale.
Nel 2023, Captrain Italia vuole continuare a crescere, grazie anche a cinque nuovi locomotori Alstom Traxx 494LM che arriveranno entro la fine dell’anno e cui se ne aggiungeranno otto nel 2024. Pessano afferma che la società aumenterà l'efficienza con l’obiettivo di ridurre i costi, “senza però intaccare la forza lavoro, che è il nostro maggiore patrimonio”.