Mentre è tornato in primo piano, almeno nella propaganda politica, il ponte sullo Stretto di Messina, le istituzioni ignorano quello che è (o meglio potrebbe) essere la più importante infrastruttura già esistente per l'attraversano del braccio di mare tra Sicilia e Calabria dedicato ai veicoli industriali. È il porto di Tremestieri, situato alla porte di Messina e che rappresenta l’alternativa al porto storico, evitando d’inoltrare i camion nel traffico cittadino. È un porto relativamente piccolo, che necessita di un ampliamento col terzo molo ma che è insabbiato due volte: prima letteralmente, a causa delle mareggiate che portano la sabbia nel suo bacino, poi dalle istituzioni che non fanno procedere i cantieri.
Il maltempo delle ultime settimane ha aumentato l’insabbiamento fisico, mentre quello politico avviene ormai da anni. I cantieri sono completamente fermi da maggio 2022, con una percentuale di realizzazione di solo il 26% (a fronte del previsto 85% per oggi) a causa di un contenzioso tra il Comune di Messina, che è committente dei lavori, e il consorzio Coedmar di Chioggia, che doveva eseguirla. E ora bisogna trovare il modo per riprenderli, che nel programma originale dovevano essere terminati a marzo 2021, scadenza poi rinviata a fine 2023, data che difficilmente sarà rispettata.
Per stimolare le istituzioni ad agire, il 17 febbraio 2023 la Uiltrasporti ha indetto un’assemblea dei lavoratori del cantiere, definendo “tragica” la situazione e denunciando il comportamento “puerile e inaccettabile” del Comune. Il sindacato chiede quindi il commissariamento dell’opera, mentre l’amministrazione comunale sta valutando tre ipotesi: cedere del ramo d’azienda della Coedmar a Ricciardello, affidare i lavori alla terza classificata al bando (la Coedmar era la seconda, subentrata dopo il fallimento della prima) o il commissariamento.
Il porto di Tremestieri è operativo con due moli, ma non riesce a gestire l’imbarco sui traghetti per la Calabria di tutti i veicoli industriali, soprattutto nei periodi di punta. Quindi, parte degli autoarticolati attraversano ancora il centro di Messina per imbarcarsi nel porto storico. Inoltre a volte Tremestieri chiude per il maltempo e nei periodi di punta i camion devono fare lunghe attese per l’imbarco, in un contesto dove non ci sono servizi per gli autisti.