Il 22 febbraio 2023 Federtrasporti ha comunicato la morte di Alberto Collini, figura molto nota nell’autotrasporto italiano, di cui è stato uno dei pionieri fin dal secondo dopoguerra. Collini è stato anche uno dei protagonisti dell’associazionismo in questo settore, prima come fondatore del Raggruppamento Autotrasportatori Toscani e poi, nel 1971, del consorzio di secondo livello Federtrasporti, di cui è stato presidente per alcuni anni dal 1985. Collini era un toscano - anzi visto il carattere forte, un “toscanaccio” – carismatico a autorevole che ha sempre creduto nell'aggregazione nell’autotrasporto: “Da soli non si va da nessuna parte”, ripeteva.
Collini nacque nel 1929 a Firenze, figlio di un meccanico motorista e cominciò a guidare un camion a sedici anni e senza patente, al volante di un Bedford dell’esercito inglese adibito alla distribuzione dell’acqua. Con le Am-lire guadagnate in quell’attività acquistò un Gmc lasciato dall’esercito americano, iniziando così nel 1946 la sua lunga carriera di autotrasportatore ancor prima di conseguire la patente, cosa che avvenne nel 1947. Ma nell’Italia appena uscita dalla guerra nessuno faceva caso ai documenti.
Nel 1953 iniziò a lavorare con tre camion per la società petrolifera Ozo Italia, che aveva rilevato la raffineria di Mantova, dedicandosi così al trasporto di liquidi. Poi, a a soli 28 anni, raccolse dieci colleghi e fondò la cooperativa Raggruppamento Autotrasportatori Toscani (il Rat, ancora oggi operativo), di cui diventò subito presidente. Una sfida vinta, perché alla fine del primo anno, la cooperativa passò da undici a settanta autocisterne.
Durante gli anni Sessanta, evitando l’intermediazione e lavorando direttamente con la committenza il Rat raccolse altri soci, arrivando a un parco di duecento macchine. Ma a Collini non bastava raccogliere gli autotrasportatori in un consorzio, ora voleva anche raggruppare i consorzi in un super-consorzio. Lo propose nel 1969 al presidente del Consorzio Autocisternisti Mestre, Modesto Gatto, e nel 1971 nacque Federtrasporti, di cui Collini divenne presidente nel 1985 dopo Tosco Grassi. Intanto Collini uscì dal Rat per fondare il Cotras (Consorzio Trasporti Speciali).
Negli anni Ottanta, Collini affrontò una nuova sfida, quella della logistica, facendo acquisire a Federtrasporti le piattaforme di Secugnago (Lodi) e Campiglia Stazione (Piombino), quest’ultima dedicata al porto di Livorno. Neppure la pensione fermò Collini, che nel 2001 inaugurò una piattaforma logistica di Federtrasporti a Campiglia Marittima (Livorno).