Sembra incredibile come un Paese tuttora in guerra, in un anno abbia riaperto o riqualificato più chilometri di ferrovia di qualsiasi altra nazionale europea. O forse è proprio per questo, per il conflitto in corso, che l’Ucraina ha dovuto scommettere su nuovi sbocchi e nuove relazioni con l’Europa continentale, e lo ha fatto senza perdere tempo. E come se tutto questo non fosse già sufficiente, con le ferrovie alle prese con incombenze ben più importanti, l’Ucraina ha fatto una scelta rivoluzionaria: ha rivisto e rinumerato tutte le distanze delle proprie linee ferroviarie fissando il punto zero a Kiev (con una vistosa targa che lo segnala), mentre in precedenza le tabelle chilometriche partivano dalla Russia, memori del vecchio impero.
È questo un segnale tangibile di un Paese che vuole recidere alla radice ogni relazione con Mosca, a partire dai trasporti e guardare a occidente. Anche i nomi delle stazioni perdono l’indicazione russa e i biglietti dei treni oltre che in ucraino riporteranno le informazioni in inglese. Nel corso del 2022 le ferrovie ucraine Ukrzaliznycja (UZ) hanno ricostruito o riqualificato 470 chilometri di binari e ne hanno elettrificati altri 82, un record storico.
Per avere un termine di paragone si può considerare il periodo dal 2013 al 2020 quando in media venivano elettrificati solo tre chilometri in un anno. Tutti questi investimenti si sono concentrati nell’ampliare e potenziare i collegamenti con i vicini paesi europei. In particolare, nel 2022 sono state ricostruite due tratte che ripristinano il collegamento tra la città ucraina di Chyriv, a sudovest di Leopoli, con la polacca Przemyśl. Inoltre, in un paese che storicamente adotta lo scartamento largo di tipo russo, è stata riaperta la ferrovia a scartamento standard europeo di 1435 mm lunga una settantina di chilometri che da Kovel' attraverso Yahodyn porta in Polonia. Questi ripristini offrono all’Ucraina due corridoi aggiuntivi per raggiungere l’Europa continentale.
Sulla rotta per la Romania è stata riaperta la breve tratta tra Rachiv e Berlebash, oltre a ricostruire una serie di ponti che hanno permesso di ripristinare il collegamento oltreconfine con la rumena Valea Vișeului che può mettere direttamente in relazione l’Ucraina con il porto di Constanta (Costanza). Contestualmente è stato riattivato un collegamento ferroviario con la Moldavia. Sempre in questa regione geografica il raccordo ferroviario rivalutato tra la moldava Basarabeasca e l’ucraina Berezyne rappresenterà quello che per Kiev è destinato a diventare uno dei più importanti corridoi ferroviari nei prossimi anni.
Piermario Curti Sacchi