Aumentano i segnali d’importanti cambiamenti nella logistica di Amazon. Mentre da un lato sembra proseguire la tendenza alla gestione diretta del trasporto nelle sue varie modalità, dall’altro emergono elementi di razionalizzazione, che paiono dovuti alla necessità di ridurre i costi. Un primo segnale del primo caso è l’indiscrezione su una grande gara che Amazon starebbe attuando tra i costruttori europei per l’acquisto di oltre mille semirimorchi (si parla anche di 1.500 unità). Non ci sono comunicati o dichiarazioni ufficiali, ma TrasportoEuropa ha ricevuto questa indiscrezione da due diverse fonti autonome (che hanno chiesto di restare anonime) e che riteniamo affidabili.
Pare che Amazon voglia attuare questo acquisto in diversi lotti per ottenere, tramite la competizione tra i produttori, il miglior prezzo. Questi semirimorchi sarebbero destinati a diversi Paesi europei (tra cui potrebbe esserci anche l’Italia) e molto probabilmente il colosso del commercio elettronico li affiderà a vettori terzi, come sta già accadendo ora. Non sappiamo però se andranno a vettori già a contratto, oppure se Amazon intende trovarne di nuovi.
Nell’ambito della logistica, giungono dalla Germania notizie di alcuni cambiamenti. Intende chiudere la piattaforma di Brieselang, nell’area di Berlino, che aprì nel 2013 e che occupa seicento persone. La società spiega che il sito è ormai obsoleto e non ci sono possibilità di ristrutturalo, aggiungendo che ha in programma l’apertura di due centri nel Paese, creando duemila posti di lavoro nei prossimi tre anni. Per i dipendenti di Brieselang parla di ricollocamento nelle altre piattaforme tedesche.