Il 28 marzo 2023 l’Unione Europea ha compiuto un importante passo per vietare la vendita di autovetture e furgoni mossi da motori a benzina e a gasolio dopo il 2035, con l’approvazione di questo provvedimento da parte della maggioranza dei ministri dell’Energia dei Paesi aderenti. Si apre così la strada ai veicoli a emissioni zero, in concreto quelli elettrici, chiudendola a quelli termici, ma con una eccezione che è stata chiesta dalla Germania, quella dei carburanti sintetici, noti anche come e-fuels. Questa approvazione segue quella del Parlamento Europeo di febbraio che andava in tal senso.
L’approvazione del nuovo Regolamento è stata rinviata di un mese dopo che la Germania minacciò voto contrario se non fosse stata approvata anche la deroga per gli e-fuel, che era già prevista in un documento precedente e che è stata accolta dai ministri dell’Energia. Non è stata accolta invece la richiesta dell’Italia per inserire una deroga anche per i biocarburanti che, a differenza di quelli sintetici, non era stata chiesta in precedenza. Per questo motivo, il ministro italiano dell’Ambiente Gilberto Picchetto Fratin si è astenuto nella votazione.
Il ministro italiano ha dichiarato che l’Italia continuerà a battersi per l’inserimento dei biocarburante, ma questa possibilità appare remota. L’unica possibilità è quella che il Parlamento Europeo e gli Stati membri respingano completamente l’atto delegato che stabilirà come conteggiare i veicoli a combustibile sintetico al fine delle emissioni di CO2. Ma questo tipo di atto non è soggetto a dibattito nell’Europarlamento, perché tecnico e non politico.