Se cinquant’anni vi sembrano troppi, basta scorgere l’elenco delle opere da realizzare messe in calendario dalle ferrovie tedesche su indicazione del Governo di Berlino per rendersi conto come l’orizzonte si spinge oltre la metà del secolo attuale. Tutto questo è contenuto in un piano, ormai delineato nelle sue linee generali, che prende il nome di Deutschlandtakt (letteralmente “orologio della Germania” perché tutto dovrà girare alla perfezione come un orologio), con il quale si vuole accelerare il passo e fare della ferrovia il mezzo di trasporto privilegiato. Sono previsti collegamenti coordinati e affidabili nel trasporto passeggeri locale e a lunga distanza e tracce orarie garantite per i treni merci. La quota di mercato del trasporto merci per ferrovia dovrà salire almeno al 25%, in quanto le esigenze di capacità saranno garantite alla pari con il servizio passeggeri grazie a una crescita complessiva delle infrastrutture.
Tutte queste prospettive sono dettagliatamente indicate sulla carta, ma il Deutschlandtakt in Germania ha dato vita a un acceso dibattito sulla tempistica. Anche perché la scadenza di fine 2022 per avere tutto il piano dettagliato è saltata. Gli operatori accusano il Governo federale di essere fuori dalla realtà quando afferma che per completare il progetto di investimenti ferroviari sia necessario mezzo secolo. Per il tessuto economico e produttivo è un segnale politico devastante, in quanto l’orizzonte accettabile perché la rete ferroviaria raggiunga un livello almeno ottimale è il 2030.
Allianz pro Schiene, conosciuta anche come Pro Rail Alliance, l’associazione tedesca che riunisce oltre 200 tra organizzazioni professionali e aziende del settore ferroviario l’ha detto con chiarezza: “L’estensione della rete ferroviaria è in ritardo. Già ora i binari sono saturi, sia nel traffico passeggeri sia in quello merci. Il Governo federale dovrebbe stabilire delle tappe obbligate per attuare gradualmente il Deutschlandtakt”.
Dopo settimane di incertezza, a fine marzo 2023, il Governo tedesco ha raggiunto un accordo che include impegni dettagliati sugli investimenti ferroviari. A dire il vero non si tratta dell’attuazione diretta del Deutschlandtakt, ma comunque viene delineato un pacchetto per il potenziamento della rete ferroviaria che va in quella direzione. Per raggiungere questo obiettivo, sarà accelerata la pianificazione e l’approvazione dei progetti di potenziamento delle ferrovie con finanziamenti che dal 1° gennaio 2024 arriveranno anche dai ricavi dei pedaggi stradali.
Il documento afferma come le ferrovie federali DB abbiano bisogno di circa 45 miliardi di euro per coprire gli investimenti fino al 2027. Sarà introdotto un periodo massimo di quattro anni per avviare i progetti di potenziamento della rete centrale che fa parte dei corridoi transeuropei Ten-T. L’obiettivo di raggiungere una quota del 25% delle merci su rotaia deve essere raggiunto entro il 2030. Saranno rese disponibili maggiori risorse per le nuove tecnologie digitali e l’automazione di tutta la filiera merci, insieme all’estensione a tutta la rete del sistema di segnalamento a standard europeo.
Piermario Curti Sacchi