La sera dei 6 aprile 2023 è iniziato uno sciopero nazionale degli addetti delle filiere di Sda, Brt e Gls indetto dal sindacato di base SiCobas. In questo caso il motivo non è economico ma riguarda le modalità con cui l’associazione Fedit (che rappresenta i tre corrieri) intende proseguire le trattative sindacali. Secondo una nota del SiCobas, la Fedit avrebbe infatti deciso di non trattare più direttamente con il sindacato, ma di delegare le trattative ai singoli fornitori dei servizi di facchinaggio e consegna.
Nella nota il SiCobas afferma che “si tratta di un disegno che, qualora prendesse forma, sancirebbe un arretramento di oltre dieci anni nelle relazioni sindacali, poiché aprirebbe la strada a un processo di frantumazione dei lavoratori, quindi alla messa in discussione delle conquiste ottenute in questo decennio grazie soprattutto agli accordi Fedit, al ritorno a condizioni di lavoro e salariali precarie e ricattate, e alla messa in discussione della legittimità e del peso contrattuale del SiCobas a vantaggio dei sindacati confederali collusi coi padroni e delegittimati dai lavoratori”.
La mattina del 7 aprile, il SiCobas dichiara che l’adesione allo sciopero è “altissima, con punte del cento percento in decine di magazzini e l'intero traffico merci letteralmente paralizzato: da Milano a Bologna, da Brescia a Parma, da Pisa a Piacenza, da Pavia a Firenze, da Roma ad Ascoli, in tutte le principali città e in tutti gli hub le attività sono ferme”.
Il sindacato ha anche elencato le piattaforme ferme per lo sciopero: hub SDA Interporto Bologna; hub SDA Passo Corese; BRT Pisa; SDA Poste Italiane Landriano; Minihub SDA Milano 2; SDA Vimodrone; SDA Milano 3 Buccinasco; SDA Poste Italiane Torino 2; SDA Poste Italiane Torino 1; BRT hub Bovisa; GLS Piacenza; BRT Modena; SDA Pavia; BRT Parma; GLS Ascoli Piceno; GLS Crespellano; SDA Roma 2; BRT Fiano Romano; BRT Guidonia; BRT Marcianise; BRT Casandrino; GLS Firenze; BRT Modena; GLS Modena; BRT Certosa; SDA Piacenza; SDA Biella.