Come se non bastassero interruzioni e deviazioni per lavori in corso sulla rete ferroviaria tedesca, insieme allo scalo del Brennero messo alla prova per l’indisponibilità di alcuni binari nella stazione di confine (quelli utilizzati dai treni merci più lunghi), anche su un importante corridoio austriaco si profilano mesi di difficoltà. Da metà maggio a inizio agosto 2023 sarà disponibile un solo binario di corsa sulla storica linea del Semmering.
I lavori riguardano la tratta di valico tra Payerbach-Reichenau e Mürzzuschlag. Siamo sulla Ferrovia austriaca meridionale o Südbahn, itinerario che collega idealmente Vienna con Trieste. La riqualificazione di questa linea di montagna che si appresta a compiere 170 anni e per le sue caratteristiche rientra nel patrimonio Unesco, è in corso da diversi anni. Nel 2023 è in programma il rifacimento radicale di uno dei viadotti principali.
I lavori già avviati, all’inizio hanno interessato solo parti esterne alla sede ferroviaria non coinvolgendo l’esercizio, ma da maggio si rende necessario intervenire anche sul binario, cosa che comporta forti soggezioni per la circolazione su questa linea che vede il transito di circa 180 treni al giorno. Il prezzo lo pagano soprattutto i treni merci in quanto i regionali possono essere più facilmente sostituiti anche con corse su gomma.
Parallelamente con i lavori sul viadotto verrà anche rinnovata la linea aerea di contatto in alcune gallerie e adeguati i sistemi di drenaggio delle acque. L’importo di questi interventi raggiunge i 23 milioni di euro che saranno spesi nel corso di questi mesi per potenziare il primo binario di corsa, mentre nel 2026 sarà rifatto anche il secondo. In tutto saranno impegnati 72 milioni di euro. Già si prospetta una chiusura totale della linea per almeno una decina di giorni nel settembre 2026.
I lavori in corso appaiono molto laboriosi in quanto si deve operare su un manufatto tutelato per le sue caratteristiche storiche e costruttive. I parapetti in sasso vengono rimossi pietra per pietra (si calcola che siano 1890), queste vengono quindi misurate, numerate e registrate una per una per essere restaurate a parte prima di venire nuovamente collocate al loro posto esatto. L’aspetto esterno del viadotto dovrà essere del tutto conforme all’originale.
Il gestore della rete ferroviaria austriaca Öbb-Infrastruktur sta investendo importanti risorse su questo corridoio che fa parte della rete Ten-T Baltico-Adriatico. Le opere principali sono il tunnel di base del Semmering (27,3 km) che sottopassa la tratta storica interessata dai lavori attuali e quello sotto la Koralpe (32,9 km) che saranno aperti in tempi diversi, tra il 2026 e il 2030.
Complessivamente sono previsti 170 chilometri di nuova costruzione, con 80 chilometri di nuove gallerie e 150 nuovi ponti, oltre a 200 chilometri di linee potenziare e ammodernate. I lavori riguarderanno in varia misura 470 chilometri lungo questo corridoio, asse fondamentale per il traffico merci tra il nord Italia e tutta l’area adriatica con l’Europa centro-orientale.
Piermario Curti Sacchi