“Siamo di nuovo al punto di partenza: nonostante le promesse e gli impegni assunti dal Governo in questi mesi per l’autotrasporto italiano non si è mosso nulla, in mancanza di certezze la categoria è pronta alla mobilitazione”. Così inizia il comunicato diffuso il 28 aprile 2023 dal coordinamento delle associazioni dell’autotrasporto Unatras, dopo che alle rassicurazioni fornite nella riunione del 18 aprile 2023 dal ministero dei Trasporti non sono seguiti i relativi provvedimenti.
Al primo punto c’è l’erogazione di oltre 300 milioni di euro già stanziati, che però non sono disponibili. Nella nota, le sigle spiegano che “risulta svanita l’ipotesi prospettata di una soluzione normativa che garantisse di liberare i crediti incagliati relativi ai ristori 2022 per il rincaro del prezzo del gasolio e la spendibilità delle ulteriori risorse messe a disposizione dal Decreto Legge Aiuti quater e dalla Legge di Bilancio 2023, l’effettiva erogazione dei crediti relativi all'AdBlue, la piena fruizione del credito d’imposta per il gas naturale liquefatto”.
Gli altri nodi sciogliere riguardano la richiesta del contributo annuale da parte dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti e i mancati pagamenti degli incentivi per investimenti e formazione delle annualità pregresse. Tutto ciò, conclude Unatras, testimonia “la profonda disattenzione del Governo nei confronti di un comparto strategico per l’approvvigionamento dei beni di prima necessità, la mobilità delle merci e l’economia del Paese”: Quindi l’unione ha convocato gli organi decisionali per “proclamare il fermo delle imprese di autotrasporto”.