A ottobre del 2021 venne siglato un accordo tra Autostrade per l’Italia, Comune di Genova e Regione Liguria che prevede lo stanziamento di 180 milioni di euro come rimborso per i gravi disagi causati dai cantieri nell’intero nodo autostradale di Genova, disagi che proseguono ancora oggi. Una parte rilevante di questa somma è destinata agli autotrasportatori, che però a un anno e mezzo dall’intesa non hanno ricevuto ancora nulla, nonostante diversi solleciti. Mancano infatti alcuni provvedimenti attuativi sulle regole, le somme e le procedure per erogare il risarcimento.
Entro il 2 giugno 2023 le parti interessate avrebbero dovuto firmare un protocollo d’intesa su questi temi, ma non è avvenuto. Così, alcune sigle dell’autotrasporto genovese hanno proclamato il fermo dei servizi per tre giorni, dal 15 al 17 giugno 2023, riservandosi una conferma il 9 giugno. Tre giorni di fermo dell’autotrasporto al porto di Genova avrebbero gravi conseguenze non solo sul traffico dei container nello scalo, ma nella logistica di buona parte del nord Italia.
Per scongiurarlo, la Regione Liguria ha convocato una riunione alle 16.00 del 9 giugno, cui parteciperanno, oltre agli autotrasportatori, il sindaco di Genova, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Ligure Orientale e funzionari del ministero dei Trasporti. Mancherà però Autostrade per l’Italia, che è l’entità che deve versare i 180 milioni. Gli autotrasportatori si aspettano almeno 174 milioni come rimborso per i viaggi compresi tra il 2022 e il 2024.