La corrispondenza diminuisce costantemente e Poste Italiane deve affrontare questa tendenza estendendo l’attività in altri settori. Un primo passo lo ha fatto con le consegne nell’ultimo chilometro per il commercio elettronico e ora l’amministratore delegato della società, Matteo Del fante, annuncia il successivo: la logistica in conto terzi. Lo fa in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore e pubblicata dal quotidiano confindustriale il 27 giugno 2023. Il dirigente afferma che in questo comparto la società ha già firmato accordi con Tim e con la catena di distribuzione Acqua e Sapone.
Nella logistica, Poste vuole mettere in campo tutte le sue risorse, compresa la sua compagnia aerea cargo, il corriere Sda e lo spedizioniere digitale Sennder, di cui è azionista, per gestire il trasporto stradale. In quest’ultimo caso, Del Fante ha aggiunto di avere compiuto uno scambio azionario, convertendo le azioni di Sennder Italia con quelle di Sennder Gmbh. Il risultato è che Poste ha ora l’11% della società tedesca.
Del Fante ha citato anche l’acquisizione di Plurima, che ha aperto le porte alle consegne di prodotti farmaceutici, e l’accordo con Italtrans per quelle del cibo freddo. In ambito internazionale, Poste siglerà un acordo con Dhl per creare uno hub congiunto in Italia e usare la rete europea della multinazionale tedesca.
Poste sta anche operando in ambito immobiliare logistico, dove la società ha assetti per oltre 600mila metri quadrati. Ha già indetto una gara per trovare un alleato con l’obiettivo di “gestire in ottica di mercato questo patrimonio”. In concreto, Poste vuole conferire il patrimonio immobiliare, che ha un valore di mercato di circa 700 milioni di euro, a un fondo gestito da una Sgr. “Cerchiamo un socio fino al 50% che abbia le competenze e sia disposto a investire con noi”, dichiara Del Fante, aggiungendo che ha ricevuto manifestazioni d’interesse da parte di Generali, DeaCapital, Coima, Bnp Paribas, Kryalos, Investire, Colliers, e Prelios. Entro luglio si passerà alle offerte vincolanti.
Poste vuole anche intervenire nella distribuzione dei pacchi, dove dall’inizio del 2023 registra una ripresa e dove vuole “consolidare la leadership”. In tale ambito bisognerà gestire la relazione con Amazon, che è sia committente, sia concorrente di Poste. La questione sarà affrontata nel prossimo piano industriale, ma anche nel contratto nazione che scadrà a settembre. Poste chiederà ai lavoratori “più flessibilità” per giorni e orari di consegna dei pacchi. Per esempio, le multinazionali del commercio elettronico chiedono consegne anche durante l’intero fine settimana.